Flash news: I nuovi accordi di Basilea 4
Il mese scorso la Banca d’Italia ha informato che sono sostanzialmente chiusi i lavori del Comitato per l’accordo di Basilea 4, finalizzato a definire i requisiti patrimoniali e di liquidità per garantire la stabilità delle banche.
La principale novità riguarda l’introduzione di un output floor fissato al 72,5%, cioè i requisiti di capitale richiesti derivanti dall’uso del modello interno non possono essere inferiori al 72,5% di quelli risultano dall’utilizzo del metodo standard.
Le nuove regole, inoltre, tendono ad armonizzare le forti differenze emerse in ambito europeo rispetto al diverso peso attribuito, in termini di rischio e dunque assorbimento di capitale, alle diverse attività (impieghi, investimenti, crediti, ecc.) dai vari istituti di credito.
Infine, norme più strette riguarderanno l’utilizzo dei modelli interni relativi alla misurazione del rischio di credito.
In termini di Tier1 i nuovi requisiti richiederebbero un aumento medio del 12,9 per cento, con maggior impatto per le banche a rilevanza sistemica.
Non sono ancora chiari i tempi previsti per l’entrata in vigore di questo accordo che introduce una stretta sui requisiti patrimoniali degli istituti di credito, anche se pare che sia il 01.01.2022.
Recenti studi stimano in 40 – 120 miliardi di capitale addizionale l’impatto che si ripercuoterà per le banche europee. L’introduzione graduale e progressiva delle nuove regole avverrà presumibilmente in un arco temporale tra il 2022 e il 2027.
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